Non usare il blog come valvola di sfogo. Non si fa. E' un'azione illecita. Qualcosa di cui il blog stesso risentirà. Lamentarsi allontana i lettori. Ci rende vulnerabili alle critiche. Il blog si è spostato momentaneamente in Italia con il suo autore ed ecco a distanza di nemmeno un mese, emergere le tipiche elucubrazioni da diario adolescenziale. Regressione, caduta di stile o semplicemente trasformazione culturale? Mi sembra di essere diventato una macchinetta e di non saper più gestire tutto questo pulsare di esistenze. L'asettico Giappone mi ha contaminato e ora ne pago le conseguenze. Ho l'impressione di essermi perso qualcosa di importante qui a casa. Un continuo fluire di umori e sensazioni che nel paese del Sol Levante rimangono inespresse o che io da straniero non riesco a cogliere. Mi ha investito come una valanga, una volta tornato in Italia. In questi giorni ero impegnato a raccogliere tutti i cocci ed oggi che ho nuovamente preso coscienza di me, mi sento diverso. Le articolazioni sono tutte anchilosate e non rispondono ai comandi di una testa confusa. E doveva essere una vacanza... Vivo con un piede in Giappone e l'altro in Italia ma la distanza è tale che sono sempre in posizione spaccata: e non sono neppure un ballerino... Mi rassegno a convincermi che è il momento di scegliere.
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